AGGIORNAMENTO - FLASH D’ARTE – racconti per un nuovo museo
SAN SEBASTIANO: un nuovo tempio per l'architettura
Il Comune di Mantova e l’ufficio Musei presentano la conclusione del primo tassello del progetto di riordino delle proprie collezioni nelle sedi di Palazzo Te, Palazzo San Sebastiano e Tempio di San Sebastiano.
Grazie alla collaborazione con il Demanio dello Stato, proprietario del Tempio, del Ministero della Cultura, di Palazzo Ducale e della Regione Lombardia che ha contribuito fattivamente a sostenere le spese, viene restituita alla chiesa l’originaria identità di monumento albertiano con l’ambizione di divenire un nuovo spazio di confronto sui temi dell’architettura.
Il nuovo allestimento del Tempio di San Sebastiano riporta in questo spazio le sculture autentiche che un tempo lo adornavano e consente di porle in relazione ad altre opere affini per contesto culturale, offrendo spunti di approfondimento e un nuovo percorso espositivo alla città.
Arte di Vivere junior | Laboratori estivi di Arte – Creatività – Nuove tecnologie
Febbraio 2022 - MANTOVA, IL CIELO IN UNA STANZA
INFORMAZIONE PER CHI ACQUISTA IL BIGLIETTO MANTOVA, IL CIELO IN UNA STANZA.
Nel mese di Febbraio 2022, Palazzo Ducale effettuerà l'apertura pomeridiana dal martedì al venerdì ( l'orario del fine settimana resta invariato ).
I visitatori che acquisteranno il biglietto unico che consente la vistita a SALA GIGANTI - CAMERA SPOSI - SALA ZODIACO e ai Musei Civici di Palazzo Te e di San Sebastiano, Complesso Museale di Palazzo Ducale e Museo Archeologico, Sala dello Zodiaco di Palazzo d'Arco, dovranno prevedere l'inizio del percorso da Palazzo Te in base alle fasce orarie disponibili, così da poter proseguire la visita in Palazzo Ducale nel pomeriggio.
Per maggiori info orari e tariffe
Gatti in arte, senz'arte e nè parte
Gatti in arte, senz’arte e né parte
Palazzo Te, Sabato 15 settembre 2018, ore 17.00
Ingresso gratuito
"Gatti in arte, senz’arte e né parte" è un’iniziativa organizzata dal Comune di Mantova con i suoi Musei Civici e il Settore Ambiente, per sostenere Gattorandagio, l’Associazione di volontari che gestisce il gattile comunale.
Nella splendida cornice di Palazzo Te, saranno i gatti, per una giornata, a divenire i protagonisti assoluti.
Tre gli appuntamenti a loro dedicati.
Gatti in arte nelle collezioni civiche
In Sala Cavalli, appuntamento d’arte con capolavori dei musei civici che hanno come soggetto il gatto, esposti al pubblico per essere narrati dalla professoressa Alessandra Zamperini, storica dell’arte presso l’Università di Verona.
Nove volte gatto!
In Sala cavalli e nel Giardino dell’Esedra, attività di educazione all’immagine, laboratori artistici e spettacolo con protagonisti i gatti, per sensibilizzare i bambini alla cura dei felini.
Narrazione e laboratorio a cura di “Segni d’infanzia”, con la collaborazione di “Gattorandagio”.
Divi per un giorno
Nel Cortile dell’Esedra, esposizione felina al contrario: non entreranno in scena i gatti più eleganti del mondo ma i gattini randagi che popolano il gattile municipale; diverranno così divi per un giorno, aspirando ad essere adottati e a diventare divi per sempre.
INGRESSO GRATUITO
Musei Civici di Palazzo Te
Viale Te 13, Mantova
Tel. 0376.323266
web: www.palazzote.it
fb: Palazzo Te e Musei Civici
Associazione Gattorandagio
Bosco Virgiliano - Mantova
web: www.gattorandagio.com
fb: Gattorandagio Onlus Mantova
Con il contributo di:
Con il patrocinio di:
Serata di successo per l’iniziativa "Palazzo Te Depositi Aperti" di sabato 5 maggio
Apertura eccezionale sabato 5 maggio dei depositi di Palazzo Te con ingresso gratuito al pubblico a partire dalle 20.30.
Questa iniziativa si inserisce all’interno del programma di attività rivolte alla promozione e valorizzazione delle nostre collezioni civiche - spiega il direttore dei Musei Civici Stefano Benetti -, anche attraverso nuovi modi di narrare l’arte, coniugando rigore scientifico e spirito divulgativo. Nello specifico, con questa iniziativa vorremmo offrire ai visitatori una visione integrata tra esposizioni temporanee, depositi e esposizioni permanenti. Perché se è vero che tutti i musei del mondo, grandi e piccoli, pubblici e privati, espongono al pubblico solo una parte del proprio patrimonio - per motivi di tutela e conservazione, per criteri selettivi, per mancanza di spazi - è altrettanto vero che i depositi non vivono di vita propria, come nel caso di Palazzo Te, ma non solo; nella vita del museo c’è infatti un continuo dialogo tra spazi dedicati alla conservazione, i depositi, e spazi dedicati all’esposizione. Conservazione e valorizzazione sono quindi due concetti in dialogo costante.
Non a caso la visita organizzata ai depositi di Palazzo Te, dove sono conservate le opere delle Collezioni civiche, sarà preceduta dalla visita alla mostra-omaggio dedicata a Domenico Pesenti, con tele che provengono proprio dai depositi.
Stefano Benetti, Direttore Musei Civici
L’insolito e affascinante evento, organizzato dal Comune di Mantova con i suoi Musei Civici, dal Centro Internazionale di Palazzo Te e dagli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, si propone di creare un dialogo aperto e continuo tra la valorizzazione delle opere e le loro modalità di conservazione e di tutela, nel contesto delle suggestive relazioni tra gli ambienti, gli spazi e gli oggetti - dipinti, sculture, opere grafiche e documenti - in essi ospitati e adeguatamente conservati.
Il percorso di visita
Il percorso prenderà avvio dalle sale a piano terra dell’ala napoleonica della residenza giuliesca in cui si potranno ammirare, nella mostra temporanea, alcuni capolavori di Domenico Pesenti, tele, queste, che provengono proprio dai depositi.
Al piano superiore di Palazzo Te, verranno visitati gli spazi del caveaux. Nella prima sala saranno mostrati e illustrati, attraverso l’apertura delle rastrelliere in cui sono conservati, dipinti di Vindizio Nodari Pesenti e di alcuni artisti della “Generazione degli Ottanta” dell’Ottocento, tra cui Mario Moretti Foggia, Archimede Bresciani, Alfonso Monfardini e Giuseppe Guindani. Accanto alle opere pittoriche, si potranno ammirare anche alcuni strumenti del mestiere dell’atelier dei Pesenti, straordinariamente integri ed estremamente suggestivi, quali pennelli, pastelli, oli e prove di colore.
Nell’ambiente successivo un’altra sequenza di rastrelliere conserva e rende fruibili il capolavoro Primavera di Mario Lomini, le tele di Antonio Ruggero Giorgi e alcuni dipinti dei chiaristi.
La visione delle opere nei depositi proseguirà con una carrellata sugli artisti mantovani contemporanei, tra cui Ferruccio Bolognesi, Sergio Sermidi, Sonia Costantini, Renzo Margonari e Augusto Morari.
Gli ultimi due ambienti sono invece dedicati alle sculture e ai gessi: bronzetti di Fira Cadoria, Ezio Mutti, Giovanni Bernardelli, Giuseppe Gorni, Vanni Viviani, oltre all’Argonauta di Enzo Nenci, verranno illustrati nello spazio riservato alle opere scultoree, mentre una accurata selezione di busti in gesso, tra i numerosi esemplari conservati nei depositi di Palazzo Te, sarà presentata prima di percorrere il corridoio in uscita verso le opere delle collezioni permanenti.
Il pubblico sarà accompagnato nella visita dal Conservatore dei Musei Civici Roberta Piccinelli, da Monica Benini, del Centro Studi Collezioni Civiche, da Daniela Sogliani, Responsabile Mostre del Centro Internazionale, da Diego Saccani e da Vanna Rubini e Maria Vittoria Grassi degli Amici di Palazzo Te.
Omaggio a Domenico Pesenti
Nel centenario della scomparsa del pittore mantovano Domenico Pesenti (Medole, 1843 – Mantova, 1918), Palazzo Te omaggia il padre della pittura mantovana del Novecento con l’esposizione di un piccolo e prezioso nucleo di opere provenienti dalla collezione in deposito, emblematiche del suo magistero pittorico colto ed elegante.
Realizzato in concomitanza all’importante mostra dedicata all’artista allestita al Museo Diocesano “Francesco Gonzaga”, l’evento si delinea come occasione unica per poter ammirare alcuni capolavori del Maestro non esposti al pubblico da oltre quindici anni.
Mantova, Palazzo Te
11 Febbraio / 13 Maggio 2018
Nabuzardan XX Edizione
Carnevale di Mantova 2018
Carnevale a Palazzo Te e parata di bici mascherate da animali fantastici!
Sabato 10 febbraio dalle ore 15.30
Per maggiori informazioni scarica la locandina e il programma in allegato:
Locandina / Programma della giornata
Inaugurazione del restauro della facciata delle Peschiere
Sabato 11 novembre a Palazzo Te è stato inaugurato il restauro della facciata sulle Peschiere.
Per la presentazione dei lavori sono intervenuti il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il direttore di Palazzo Te Stefano Benetti, l'assessore comunale ai Lavori pubblici Nicola Martinelli, il presidente di Confindustria Mantova Alberto Marenghi e il presidente di Ance Mantova Francesco Bottoli.Il cantiere è iniziato nello scorso febbraio e si è concluso nei giorni scorsi con il completamento del restauro delle loggette.
Il lavoro ha visto impegnato il Consorzio Arkè di Roma e la collaborazione della ditta Marchetti e Fontanini di Brescia. Per la realizzazione delle opere provvisionali ci si è avvalsi della collaborazione della ditta Pontek e Pfm ponteggi, mentre la ditta EdilOne ha collaborato nella realizzazione dell’area di cantiere.
Il numero dei restauratori impiegato è stato in media di 7 persone, con un picco di 10 per il completamento del lavoro nelle loggette.
"È nostro dovere prenderci cura di Palazzo Te perché rappresenta l'identità della città ed è uno dei tesori che i mantovani mostrano al mondo - ha detto Palazzi - Quest'anno ha ospitato più di 200mila visitatori. Certo, rispetto all'anno di Mantova Capitale c'è stata una riduzione del 7 per cento, ma è comunque un 35 per cento in più rispetto al 2015. Questo significa che tanti turisti sono tornati e hanno parlato bene della nostra città. Vorremmo che Palazzo Tè diventasse uno dei luoghi della quotidianità per i mantovani, un punto di confronto e condivisione di esperienze. Siamo riusciti a ottenere 2 milioni di euro dal ministero dei Beni Culturali e nelle prossime settimane inizieranno i lavori di recupero delle Fruttiere, del bookshop e del bar. Stiamo pensando di organizzare nuovi eventi e di prolungare l'orario di apertura fino a tarda sera in modo che gli studenti possano venire qui a leggere e a studiare".
“E’ un momento importante questo - ha detto il Direttore Benetti - non solo per palazzo Te, ma per Mantova. La facciata si trovava in una situazione di assoluto degrado e senza l’intervento del Comune rischiava di andare perduta. Non si tratta solo di un’azione di tutela, conservazione e recupero, ma di un passaggio fondamentale per valorizzazre il nostro patrimonio.
La facciata è come un libro aperto, in cui dialogano due cività e moementi artistici differenti: nelle logge verso nord si possono ammirare decorazioni risalenti al perido mantegnesco, mentre in quelle verso sud si scorgono tracce di decorazioni giuliesche”.
Il restauro ha riscontrato una gravissima situazione conservativa sia dal punto di vista dell’attacco microbiologico (alghe e licheni su tutte le superfici), sia da quello dell’adesione e della coesione degli intonaci che presentavano estesi sollevamenti, porzioni importanti prossime alla caduta, lesioni. Tale situazione era particolarmente visibile in corrispondenza del bugnato all’interno delle peschiere, laddove gran parte delle bugne aveva perduto la finitura in malta e muschi e parietarie crescevano rigogliosi.
La facciata est è stata oggetto di moltissimi interventi in passato, a partire da quello dell’arch. Paolo Pozzo nell’ultimo decennio del’700, che ha radicalmente modificato la struttura architettonica con la realizzazione del timpano; qui nel 1808, in occasione della visita di Napoleone a Mantova, mai avvenuta, venne realizzato il suo stemma in stucco, forse con una sottostante lapide dedicatoria di cui non vi è traccia documentaria. Nel 1814, tornati gli austriaci a dominare la città, lo stemma fu demolito e non ne rimanevano che le malte preparatorie che, ripulite ed integrate, ridanno ora leggibilità all’elemento mancante.
Purtroppo degli intonaci giulieschi in facciata resta ben poco, in quanto le malte settecentesche e quelle degli interventi successivi (dall’800 al 1989) hanno completamente ricoperto le poche tracce di originale.
Un'opera al mese. Conferenza stampa
Dieci appuntamenti per approfondire le opere che si trovano nei musei mantovani e che sono presentate da studiosi ed esperti.
Con il professor Ugo Bazzotti, socio ordinario dell'Accademia Nazionale Virgiliana – affiancato dal restauratore Marco Sanguanini - che presenterà il dipinto di Tiziano "Ritratto di Giulio Romano", prende il via venerdì 20 gennaio alle 18 a Palazzo Te l'iniziativa "Un'opera al mese", rassegna annuale, con appuntamenti mensili, dedicata a far conoscere ai Mantovani e ai turisti alcuni dei capolavori esposti a Palazzo Te, a Palazzo San Sebastiano e a Palazzo d'Arco.
La rassegna, ideata dal direttore dei Musei Civici Stefano Benetti, è promossa dal Comune di Mantova con i suoi musei e dall'Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani.
Con l'ausilio di contributi scientifici di specialisti del settore provenienti da prestigiose istituzioni museali e culturali italiane, il pubblico sarà condotto all'osservazione diretta di un'opera e alla sua conoscenza.
La rassegna è stata resa nota sabato 14 gennaio nell'aula consiliare di via Roma. Durante la conferenza stampa sono intervenuti il sindaco Mattia Palazzi, il direttore dei Musei civici Benetti e il presidente degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani Italo Scaietta.
"I nostri musei espongono inestimabili tesori d'arte che sempre più devono diventare patrimonio comune – ha sottolineato Palazzi -. I risultati da record in termini di ingressi ai musei civici di Palazzo Te e di Palazzo San Sebastiano nell'anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura ci stimolano a proseguire nella strada intrapresa, proponendo nuove progettualità volte alla valorizzazione, in forme inedite e innovative, dei nostri capolavori artistici. La rassegna 'Un'opera al mese' va in questa direzione perché conduce il pubblico all'osservazione diretta di un'opera e alla sua conoscenza con l'ausilio di contributi scientifici di specialisti del settore provenienti da prestigiose istituzioni museali e culturali italiane. Un'iniziativa, questa, che dunque coniuga qualità dei contenuti della produzione culturale con nuovi modi di comunicare l'arte, per stimolare i Mantovani e i turisti a venire e tornare nei nostri Musei. Si tratta, dunque, di un'iniziativa che coniuga la qualità dell'offerta culturale con nuovi modi di comunicare l'arte, allo scopo di promuovere la conoscenza del patrimonio artistico dei nostri musei, in una più ampia prospettiva dedicata al tema della necessità di salvaguardare e valorizzare i beni culturali".
Gli incontri saranno dieci e si terranno tra il 20 gennaio e il 15 dicembre in un percorso che toccherà tutte le epoche, dall'antico al contemporaneo, passando attraverso il periodo rinascimentale, con opere - dipinti, sculture, beni archeologici - provenienti dalle collezioni Egizia "Giuseppe Acerbi", "Arnoldo Mondadori" e da quelle medioevale e rinascimentale di Palazzo San Sebastiano e di Palazzo d'Arco. Inoltre, verrà illustrato il plastico ligneo restaurato che riproduce l'architettura di Palazzo Te alle origini.
Oltre a Bazzotti, interverranno il direttore del Museo delle Civiltà di Roma Leandro Ventura, lo storico dell'arte Fernando Mazzocca, la curatrice della sezione Egizia del Museo Civico Archeologico di Bologna Daniela Picchi, il docente di Storia dell'architettura al Politecnico di Milano Carlo Togliani, la storica dell'arte Francesca Dini, l'ex direttrice dell'Archivio di Stato di Mantova Daniela Ferrari, il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco , il socio ordinario dell'Accademia Nazionale Virgiliana Rodolfo Signorini, l'ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell'Università di Bologna Roberto Balzani e il regista Francesco Vitali.
Le istituzioni museali e culturali italiane che hanno collaborato all'iniziativa sono: l'Accademia Nazionale Virgiliana, il Museo Civico Archeologico di Bologna, il Museo delle Civiltà di Roma e il Mibact, la Fondazione Bano Palazzo Zabarella di Padova, la Fondazione e il Museo di Palazzo d'Arco, il Museo Egizio di Torino, il Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano e il Sistema Museale d'Ateneo dell'Università di Bologna.