Con Google Art & Culture una "Street View" dei gioielli di Mantova e Palazzo Te
Written by Patrizia QuadriE' possibile fare il tour nella realtà virtuale con Cardboard, con visite a 360 gradi grazie a Street View e, per la prima volta in Italia, oltre 40 opere sono state riprese in altissima risoluzione da Google Art Camera.
La novità, disponibile su g.co/mantova2016, è stata presentata giovedì 3 novembre in un incontro al quale ha partecipato il premier Matteo Renzi, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi e Giorgia Abeltino, direttore Public Policy, Google Cultural Institute. Si è così concretizzata la collaborazione tra la città di Mantova e il Google Cultural Institute per rendere disponibili sulla piattaforma Google Arts and Culture alcuni dei luoghi d'arte e dei capolavori più iconici della Capitale Italiana della Cultura 2016.
Utilizzando la tecnologia di Google Street View gli utenti possono già da oggi effettuare una visita a 360 gradi del Museo e Parco di Palazzo Te, e ammirare il complesso decorativo del Palazzo, con capolavori come la Camera dei Giganti, la Camera di Amore e Psiche e la Camera del Sole e della Luna.
Non solo, grazie a un tour in realtà virtuale, è possibile muoversi all'interno della Camera dei Giganti, la più famosa e spettacolare sala di Palazzo Te, ispirata dalle Metamorfosi di Ovidio. Per accedere al tour è sufficiente indossare un Google Cardboard, un semplice visore per realtà virtuale, e scaricare l'app Arts & Culture del Cultural Institute sul proprio smartphone (iOS e Android).
Esperti e appassionati potranno osservare, sin nel minimo dettaglio, le superfici pittoriche realizzate da Giulio Romano nella Camera dei Giganti: per la prima volta una sala è stata interamente ripresa ad altissima risoluzione e resa disponibile in questo formato su Google Arts & Culture. Inoltre, utilizzando la tecnologia di Google Art Camera, gli utenti di ogni parte del mondo hanno la possibilità di ammirare i dettagli di oltre 40 opere d'arte, tra cui il Ritratto di Giulio Romano di Tiziano, capolavoro che pervenne ai Gonzaga nel XVI secolo.
Sarà infine possibile approfondire - attraverso oltre 130 immagini relative alla collezione di arte classica e moderna del Museo di Palazzo Te e 6 diverse mostre digitali - la storia delle opere degli artisti Zandomeneghi e Spadini, della pittura mantovana tra Ottocento e Novecento, delle Sale più rappresentative del Complesso decorativo di Palazzo Te e scoprire i motivi principali di fascino di Palazzo Te: le variazioni stilistiche, il gioco delle ombre, la combinazione degli elementi architettonici.